il QUID IN PIU'.
PER UN QUARTIERE INCLUSIVO CON LA DISABILITA'
Sabato 25 febbraio 2023 - ore 10
Camminata narrativa per il "Quadrilatero di Piazza Alessandria" sui temi dell'inclusione
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Il progetto "Il QUID in più. Per un quartiere inclusivo con la disabilità" volge al termine e quale modo migliore per raccontare la nostra esperienza se non attraverso una camminata nel quartiere?
Sarà una camminata che proverà a raccontare l'idea da cui siamo partiti, le criticità incontrate durante il percorso ma anche (e soprattutto) gli stimoli e i pensieri emersi dai partecipanti, dagli operatori e dalle persone intervistate.
Che vuol dire "un quartiere inclusivo"?
Dipende solo da una progettazione urbanistica sempre più sul pezzo?
O dipende da una maggiore e più diffusa consapevolezza di cosa voglia dire "inclusione", parola che a un momento sembra chiara e poi di colpo ambigua, ed abusata.
A queste domande proveremo a rispondere con altre domande. E non per essere elusivi, ma perché su questi temi non potrebbe essere altrimenti!
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L'appuntamento è a Come un Albero, alle 10.
Venite con qualcosa da mangiare, perché la camminata terminerà alle 12.30 con un pranzo sociale di condivisione cibaria! Come un Albero però offre da bere ;)
Prenotazione obbligatoria scrivendo entro le 15 del 24/2 a:
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IL PROGETTO
“Il QUID in più. Per un QUartiere Inclusivo con la Disabilità” è un progetto finanziato dalla Regione Lazio tramite il bando "Comunità Solidali 2020"
Qual è l’obiettivo del progetto?
In estrema sintesi si tratta di un progetto che partirà da un’attività di ricerca sul campo (mappatura, interviste e osservazioni etnografiche nel e sul quartiere di Come un Albero, il cosiddetto “Quadrilatero di Piazza Alessandria”) per provare a fare dei ragionamenti e soprattutto proposte su come rendere un quartiere più inclusivo in ambito di disabilità.
In questo lavoro, a vario titolo e in vario modo, verranno coinvolte anche persone con disabilità intellettiva o autistiche attraverso dei laboratori. Un aspetto fondamentale - su cui di norma è basata la nostra idea di progettazione - è che le attività laboratoriali andranno a interagire con l’esterno, con il territorio, mantenendo sempre e comunque una tensione riabilitativa o semplicemente di sostegno e potenziamento.
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Il progetto de “Il QUID in più” avrà un momento di restituzione finale collettiva, previsto per il mese di febbraio 2023. L’obiettivo è di coinvolgere gli abitanti del quartiere nella realizzazione di un manifesto/murales, con il supporto del collettivo Murequal - associazione romana nata proprio per coinvolgere sempre persone con disabilità nei suoi progetti artistici - e tramite una camminata narrativa sui temi dell'inclusione.
Verranno organizzati degli incontri preparatori volti a riprendere alcune parole e tematiche emerse durante la ricerca e tutto il periodo del progetto, con il fine non solo di realizzare qualcosa di pratico e artistico, ma anche e soprattutto come strumento di ulteriore riflessione sul delicato tema dell’inclusione.
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laboratorio
di mappatura sociale
Il laboratorio coinvolge cinque persone con disabilità intellettiva, guidate da un’operatrice e da un esperto.
L’obiettivo è di supportare il lavoro della ricerca e delle interviste andando a realizzare una mappatura sociale del quartiere che possa essere accessibile a tutti.
Il gruppo realizzerà una rappresentazione grafica semplice di quello che è presente a livello di realtà sociali e servizi, delle eventuali reti già attive e di quelle possibili da attivare.
Il laboratorio ha due tensioni operative: una più di tipo riabilitativo, volta a rafforzare l’empowerment dei partecipanti; una più inclusiva, in quanto il laboratorio si relazionerà con il territorio di riferimento, tanto con i bisogni dei partecipanti quanto con quelli dei cittadini del quartiere.
laboratorio
di comunicazione
Il laboratorio coinvolge tre persone con autismo di livello 1, affiancate da un operatore e da due esperti dell’Associazione Persone Comuni e del sito di informazione Comune-info. Il loro compito è di rielaborare il materiale della ricerca (audio delle interviste, foto, attività svolte dai laboratori) e riproporlo in una forma comunicativa semplice e diretta, utile alla comunità.
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Curiosando nelle foto qui accanto potrete vedere non solo alcune immagini del gruppo ma anche alcuni loro prodotti comunicativi, in particolare, le #domandedelQUID.
Queste sono nate a partire dalla lettura di alcune interviste, selezionate tra quelle realizzate dal gruppo di ricerca del progetto.
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La domanda finale che è uscita fuori - assieme a una riflessione e proposta sull'immagine da accompagnare - è il frutto di una riflessione comune e a noi lettori non è dato sapere se sia esplicita o implicita nella fonte, o se sia emersa nel tempo nel gruppo.
Il messaggio di fondo del laboratorio è che l'inclusione, proprio in quanto concetto critico, complesso, ambiguo e sfuggente, non può che passare attraverso domande, magari il più possibile paradossali, nel senso etimologicamente più profondo: capaci di andare contro il senso comune.
laboratorio
di fotografia
È rivolto a cinque persone con disabilità intellettiva o con autismo, affiancati da un’operatrice e da un esperto.
Il laboratorio è impostato in due parti: la prima, volta ad acquisire o migliorare l’utilizzo dello strumento fotografico, anche come forma di autorappresentazione del sé; la seconda, volta a realizzare un reportage di quartiere sul tema dell’inclusione da chiudersi con una mostra fotografica diffusa sul territorio.
laboratorio
di illustrazione
È rivolto a cinque persone con disabilità intellettiva o con autismo, affiancati da un’operatrice e una esperta.
Il lavoro con l’illustratrice è volto a potenziare le capacità espressive dei partecipanti con l’obiettivo di realizzare un’illustrazione artistica comune, rielaborando in modo creativo, verso la fine del percorso, la mappa del quartiere preparata da laboratorio di mappatura sociale.